Martina Badiluzzi: «Riscrivo la storia al femminile per conciliare Penelope con sé»
Martina Badiluzzi
Visioni

Martina Badiluzzi: «Riscrivo la storia al femminile per conciliare Penelope con sé»

Intervista La regista e attrice Martina Badiluzzi racconta il suo percorso autoriale sulle donne «senza voce». Il fascino per la biografia, il processo creativo, le influenze e i maestri
Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 16 novembre 2022
Federica Carruba Toscano in «Penelope», foto di Guido Mencari In un corridoio c’è una ragazza spigliata e sensuale, stanca di aspettare un uomo che non arriverà. Da questo non-luogo fisico e metaforico, la ragazza di nome Penelope osserva il mondo dei maschi, cercando ristoro dal caldo e dal fumo della guerra che imperversa fuori. In sottofondo, tra i suoni generati da ventilatori microfonati a comporre una partitura, il rumore del mare in risacca evoca «un’estate lunghissima» a cui la nostra (anti) eroina vuole mettere fine. Con Penelope, che ha debuttato lo scorso fine settimana a Romaeuropa Festival, prosegue il processo...

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