Politica
Martina resta precario, Renzi rivince
Democrack L'ex leader Pd impone l'accordo e lascia l'asemblea. «Congelato» il congresso, non c’è una data. Evitata la rottura, ma dalla platea fischi e «buuuh»
Andrea Marcucci, Maurizio Martina e Graziano Delrio – Ansa
Democrack L'ex leader Pd impone l'accordo e lascia l'asemblea. «Congelato» il congresso, non c’è una data. Evitata la rottura, ma dalla platea fischi e «buuuh»
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 20 maggio 2018
Dopo una notte e una mattina di trattative serrate che fanno slittare l’inizio dell’assemblea nazionale di quasi di due ore, nel Pd arriva l’ennesimo accordo fra maggioranza e minoranze. Ma è un accordo fra correnti armate fino ai denti. All’apertura, fra i tumulti della sala dell’Hotel Ergife di Roma, il presidente Orfini, – implacabile nonostante i fischi e i «buuuh» di una platea non aggiornata sugli accordi dei capicorrente – mette al voto il cambio di ordine del giorno. È il contrordine: non si eleggerà un segretario – come chiedeva il reggente Martina per sé -, non si deciderà la...