Cultura

Martine Desjardins, l’inesorabile vittoria sulla vergogna

Martine Desjardins, l’inesorabile vittoria sulla vergognaMartine Desjardins

INTERVISTA Parla la scrittrice canadese a proposito del suo «Medusa», tradotto in Italia per Alter Ego. «Lo sguardo della mia protagonista non ha un potere pietrificante, l’aspetto dei suoi occhi però provoca un arresto cardiaco negli uomini abusanti, vittime della loro sensibilità estetica. Perseo è invece un ladro che vive ai margini, ed è attratto da chi è irregolare. Ha l’audacia del desiderio»

Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 10 dicembre 2021
In quest’ultima opera della canadese Martine Desjardins, la prima tradotta in italiano, è questione di perturbante. Come Das Unheimlich attiene al familiare e allo stesso tempo a ciò che deve restare nascosto, la protagonista di Medusa, edito in Italia da Alter Ego (pp. 228, euro 17), deve restare nascosta dallo sguardo dei suoi, da quello degli altri financo dal riflesso dei suoi stessi occhi. Medusa è costretta a camminare a testa bassa, non ha mai conosciuto l’affetto dei genitori e delle sorelle, vivendo celata anche nella propria casa finché verrà rinchiusa in un istituto per ragazze con malformazioni, lontano dal...

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