Alias Domenica
Marx e Benjamin annidati nel design
Al Vitra Design Museum di Weil Am Rhein, vicino Basilea, la mostra "Objects of Desire. Surrealism and Design 1924 – Today" L’oggetto di arredo surrealista da vettore folle e libertario a «feticcio trionfante»
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Al Vitra Design Museum di Weil Am Rhein, vicino Basilea, la mostra "Objects of Desire. Surrealism and Design 1924 – Today" L’oggetto di arredo surrealista da vettore folle e libertario a «feticcio trionfante»
Pubblicato più di 5 anni faEdizione del 13 ottobre 2019Edizione 13.10.2019
Maurizio GiufrèWEIL AM RHEIN
Può sembrare ovvio, ma il Surrealismo è qualcosa di più complesso di un movimento artistico e letterario. Se ne accorse per primo Benjamin durante il suo soggiorno parigino. Nel suo articolo Der Surrealismus (1929) spiegò quanto questo fosse stato per lui una «pratica dell’illuminazione profana», condividendo con i surrealisti, che nutrivano la totale «sfiducia nella sorte dell’umanità», l’impegno che si doveva correggere all’«istante» il modo di pensare. Il filosofo tedesco confidava molto in quella «forza rivoluzionaria», l’unica capace di «organizzare il pessimismo» e avviare un «processo di liberazione». Dall’alleanza tra arte e politica sarebbero scaturiti nuovi modi di immaginare la...