Alias Domenica

Marx e Benjamin annidati nel design

Marx e Benjamin annidati nel designRuth Francken, "Man Chair", Nr. 24-24, 1970 © Vitra Design Musuem, foto Jürgen Hans © VG Bild-Kunst Bonn

Al Vitra Design Museum di Weil Am Rhein, vicino Basilea, la mostra "Objects of Desire. Surrealism and Design 1924 – Today" L’oggetto di arredo surrealista da vettore folle e libertario a «feticcio trionfante»

Maurizio GiufrèWEIL AM RHEIN
Può sembrare ovvio, ma il Surrealismo è qualcosa di più complesso di un movimento artistico e letterario. Se ne accorse per primo Benjamin durante il suo soggiorno parigino. Nel suo articolo Der Surrealismus (1929) spiegò quanto questo fosse stato per lui una «pratica dell’illuminazione profana», condividendo con i surrealisti, che nutrivano la totale «sfiducia nella sorte dell’umanità», l’impegno che si doveva correggere all’«istante» il modo di pensare. Il filosofo tedesco confidava molto in quella «forza rivoluzionaria», l’unica capace di «organizzare il pessimismo» e avviare un «processo di liberazione». Dall’alleanza tra arte e politica sarebbero scaturiti nuovi modi di immaginare la...

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