Alias
Marylène Patou-Mathis, alla ricerca della donna preistorica
Intervista Patriarcato e pregiudizi sessisti hanno informato per anni gli studi storici. Un libro ne sovverte alcuni
Venere di Brassempouy (Francia), 28.000 a.C
Intervista Patriarcato e pregiudizi sessisti hanno informato per anni gli studi storici. Un libro ne sovverte alcuni
Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 6 novembre 2021
È in libreria, edito da Giunti, La preistoria è donna (pp. 300, euro 20) della storica francese Marylène Patou-Mathis, direttrice di ricerca presso il Cnrs e specialista nel comportamento dei Neanderthal. Come evidenzia l’eloquente sottotitolo – Una storia dell’invisibilità delle donne – il saggio chiarisce quel che sciaguratamente appare ancora necessario chiarire: le donne preistoriche non trascorrevano le giornate spazzando le grotte; la metà maschile della popolazione non può vantare alcuna esclusività nel contributo offerto all’evoluzione tecnica e culturale dell’umanità originaria. Ne discutiamo con l’autrice. C’è una motivazione particolare che l’ha indotta a scrivere questo libro proprio in questo momento...