ExtraTerrestre

Mascherine, il plasticidio dell’«usa e getta»

Inchiesta Tra emissioni di C02 e materiali non biodegradabili, l’impatto delle protezioni anti-Covid è devastante come quello delle bottiglie di plastica

Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 1 luglio 2021
Agosto 2020, una foto da Beirut. Nel suo appartamento devastato dalla terribile esplosione nel porto libanese, un’anziana donna suona il pianoforte indossando la mascherina. È la più surreale rappresentazione del «primo talismano usa e getta della storia» (la definizione è di Wu Ming). Mascherine chirurgiche e dispositivi di protezione individuale (Dpi) sono diventati onnipresenti al tempo di Covid-19. Non era mai successo per ragioni sanitarie: anche presso alcune popolazioni asiatiche, salvo in giornate di grande inquinamento, la mascherina veniva indossata solo da chi aveva sintomi. Non sono l’unico usa e getta legato al virus, ma hanno sostituito lo shopper di...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi