Internazionale
L’Italia è in guerra. Disertate
L'editoriale di Rossana Rossanda del 17 gennaio 1991 Disertate da questa stupida e feroce avventura. Lo diciamo ai giovani sotto le armi, agli ufficiali, ai generali se questi mesi li hanno fatti riflettere. Non sparate. Disertino ogni alleanza con questo governo coloro che si dicono in qualche misura socialisti e hanno creduto alla pace
La prima pagina del manifesto del 17 gennaio 1991 – Archivio fotografico del manifesto
L'editoriale di Rossana Rossanda del 17 gennaio 1991 Disertate da questa stupida e feroce avventura. Lo diciamo ai giovani sotto le armi, agli ufficiali, ai generali se questi mesi li hanno fatti riflettere. Non sparate. Disertino ogni alleanza con questo governo coloro che si dicono in qualche misura socialisti e hanno creduto alla pace
Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 15 gennaio 2021
La guerra è cominciata sotto i nostri occhi, nel mischiarsi delle note d’agenzia, delle voci dei corrispondenti e dei fragori delle bombe su Baghdad, alle immagini dei bombardieri e dei caccia ieri in manovra e alle simulazioni del grandinare di aerei e missili sull’Iraq. Tutto stiamo vedendo, salvo il volto delle prime vittime e dei primi sganciatori di morte. E tutto viene sfacciatamente detto, compreso che la guerra costerà meno di quanto sarebbe costato l’embargo, in dollari s’intende. In vite – quelle occidentali, le sole che contano – per gli Stati uniti sarebbero «ragionevoli» 4.900 perdite. Sempre che la guerra...