Cultura
Massimo Carlotto, «Berlusconi nel Nordest, fu l’eroe del capitalismo immorale»
L'intervista Parla lo scrittore padovano: «Il Cavaliere fu accolto con entusiasmo perché negli affari legittimava i comportamenti "al limite". Ma il blocco sociale che ha definito si basa anche sull’immaginario»
Massimo Carlotto – Foto LaPresse
L'intervista Parla lo scrittore padovano: «Il Cavaliere fu accolto con entusiasmo perché negli affari legittimava i comportamenti "al limite". Ma il blocco sociale che ha definito si basa anche sull’immaginario»
Pubblicato più di un anno faEdizione del 14 giugno 2023
In passato ha parlato del noir come «nuovo romanzo d’inchiesta», in grado di indagare le profonde contraddizioni della nostra società, ma da tempo i confini dei generi vanno stretti a Massimo Carlotto, uno degli scrittori italiani che meglio hanno descritto, a partire dalla realtà del Veneto, le trasformazioni dell’Italia attraversata dal vento del berlusconismo. Carlotto che nel 1995 debuttò con la prima indagine di Marco Buratti, l’ex carcerato diventato investigatore privato (La verità dell’Alligatore, e/o), ha pubblicato lo scorso anno Il francese (Mondadori), l’ultimo di una trentina di romanzi cui si aggiungono altrettanti racconti usciti fino ad oggi. Il suo...