Visioni

Massimo Volume e quella sottile inquietudine rock

Massimo Volume e quella sottile inquietudine rockMassimo Volume – foto di Simone Cargnoni

Musica La band bolognese guidata da Emidio Clementi pubblica un nuovo album: «Il nuotatore»: «Abbiamo lavorato parecchio sul recitato, mettendo più rime e qualche ritornello. La direzione, anche nelle ritmiche, era di provare ad essere più seducenti»

Pubblicato quasi 6 anni faEdizione del 15 febbraio 2019
«Perché non si chiede mai la carta d’identità a uno scrittore o a un pittore? Roth scriveva libri a 75 anni e nessuno gli ha mai detto: sei vecchio. Mi piacerebbe fosse così anche per il rock». Questa è la domanda che Emidio Clementi si pone durante la nostra intervista in occasione dell’uscita del nuovo disco dei Massimo Volume, Il nuotatore (42 records). Torna l’inquietudine sottile della band bolognese, con un disco che non si concede all’inutile, dove nulla è didascalico e in cui vige un vivificante senso di unicità. Perché ogni lavoro ha una matrice sempre riconoscibile anche grazie...

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