Politica
«Matassa» bipartisan a Messina
Mafia Scoperto il sistema clientelare che legava i clan ad alcuni politici locali. Tra i trentacinque arresti, anche un consigliere, un ex, e l’ex presidente di una municipalizzata. Sostanziosi pacchetti di voti e migrazioni di massa dal Pd a Forza Italia, sotto la lente dell’antimafia
Porto di Messina
Mafia Scoperto il sistema clientelare che legava i clan ad alcuni politici locali. Tra i trentacinque arresti, anche un consigliere, un ex, e l’ex presidente di una municipalizzata. Sostanziosi pacchetti di voti e migrazioni di massa dal Pd a Forza Italia, sotto la lente dell’antimafia
Pubblicato più di 8 anni faEdizione del 13 maggio 2016
«Finalmente abbiamo ristabilito l’equilibrio tra la provincia e la città». È sarcastico, il procuratore capo Guido Lo Forte. E per far capire meglio la portata dell’operazione che sta descrivendo, quella «Matassa» che ha portato all’emissione di trentacinque arresti, al sequestro di quattro società ed all’ennesimo calcio nei denti all’ormai derelitta politica messinese (un consigliere in carcere, un ex ai domiciliari insieme all’ex presidente di una municipalizzata), usa un’iperbole: la portata della mafia messinese ormai non è più seconda a quella barcellonese, Messina non è più, semmai lo fosse stata, la città «babba», incapace di esprimere una malavita con caratura criminale...