Visioni
«Matrix Resurrections», un’altra chance per Neo e Trinity nell’impossibile melò hi-tech
Al cinema Dopo più di vent’anni è ancora «Matrix», stavolta denso di autoironia e richiami metatestuali
Keanu Reeves e Carrie-Anne Moss in «Matrix Resurrections»
Al cinema Dopo più di vent’anni è ancora «Matrix», stavolta denso di autoironia e richiami metatestuali
Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 6 gennaio 2022
A più di vent’anni dal capostipite, film che ha riscritto completamente le leggi del cinema d’azione statunitense, Lana Wachowski, senza l’ausilio della sorella Lily, ritorna all’universo di Matrix, conferendo così un nuovo significato all’enigmatica chiusa di Revolutions del 2003. Il nuovo film parte dal presupposto che dal mondo concentrazionario delle macchine non è uscito nessuno. TANTO MENO Thomas Anderson, ossia Neo (Keanu Reeves), ormai creatore di videogiochi, autore della celebrata trilogia Matrix. La premessa narrativa è intrigante, e per coloro che sanno poco di codici, computer e in generale di cyberpunk si presenta immediatamente come tremendamente nerdy e intelligentemente meta...