Alias Domenica
Mattiacci, il maestro dei percorsi
Si intensifica l’interesse intorno all’opera di Eliseo Mattiacci: le mostre a Firenze, Forte di Belvedere, alla galleria Richard Sulton di Londra e, lo scorso anno, al Mart di Rovereto Scultura, azione, indagini antropologiche, partecipazione, denuncia sociale, visioni cosmiche... Un artista «guerrigliero» sempre in fuga dalle aspettative istituzionali
liseo Mattiacci, "Segno Australe (Croce del sud)", 1991, Firenze, Forte di Belvedere, foto Simona Fossi
Si intensifica l’interesse intorno all’opera di Eliseo Mattiacci: le mostre a Firenze, Forte di Belvedere, alla galleria Richard Sulton di Londra e, lo scorso anno, al Mart di Rovereto Scultura, azione, indagini antropologiche, partecipazione, denuncia sociale, visioni cosmiche... Un artista «guerrigliero» sempre in fuga dalle aspettative istituzionali
Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 14 ottobre 2018
Daniela LancioniFIRENZE
Un rinnovato interesse suscita oggi la scultura di Eliseo Mattiacci e più in generale il suo sfaccettato lavoro che contempla l’azione, le indagini antropologiche, la partecipazione di molti, la denuncia sociale, campi gravitazionali, vettori, visioni cosmiche. Lo dimostra l’intensificarsi di iniziative dedicate all’artista. Le ultime, in ordine di tempo, sono la bella mostra che prende il titolo di uno dei lavori esposti, il suggestivo Gong, al Forte Belvedere di Firenze, curata da Sergio Risaliti (chiude oggi) e Roma alla galleria Richard Sulton di Londra, dove Mattiacci ripropone l’installazione di ispirazione barocca realizzata nel 1980-’81 e dedicata alla città eterna (visitabile...