Italia
Maurice ha 30 anni. E ancora non si accontenta
Torino I «rompiscatole» dello storico circolo lgbt italiano si raccontano. «La battaglia per i diritti di coppie e famiglie va legata a quella contro lo smantellamento dello stato sociale»
Alla Trans Freedom March
Torino I «rompiscatole» dello storico circolo lgbt italiano si raccontano. «La battaglia per i diritti di coppie e famiglie va legata a quella contro lo smantellamento dello stato sociale»
Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 3 dicembre 2015
Jacopo RosatelliTORINO
Compie trent’anni un gruppo di «rompiscatole». Così si autodefinisce il Circolo Maurice di Torino, ovvero una delle tessere più preziose del variegato mosaico del movimento lgbt italiano. Un collettivo di persone abituate a disturbare non solo l’ordine etero-normativo, quella «normalità» oppressiva in base alla quale «tutti nascono eterosessuali» e come tali vengono naturalmente educati, ma anche il mainstream (vero o presunto che sia) dello stesso movimento per i diritti civili di gay e lesbiche. Piantagrane, ma non per il gusto di essere bastian contrari: a muovere il collettivo del Maurice, oggi come trent’anni fa, è lo spirito di ricerca, la...