Cultura
Max Gross, ritrovare la memoria con il sorriso
L'intervista Parla lo scrittore newyorkese che pubblica per e/o il romanzo d’esordio «Lo shtetl perduto». Il mondo degli ebrei dell’Europa orientale spazzato via dalla Shoah rivive in un moderno racconto yiddish. «Leggendo i libri sullo sterminio mi sono sempre chiesto: "Ma se una comunità si fosse salvata, celata sulla mappa?". E ne ho scritto la storia»
Una immagine d'epoca di una strada di uno shtetl
L'intervista Parla lo scrittore newyorkese che pubblica per e/o il romanzo d’esordio «Lo shtetl perduto». Il mondo degli ebrei dell’Europa orientale spazzato via dalla Shoah rivive in un moderno racconto yiddish. «Leggendo i libri sullo sterminio mi sono sempre chiesto: "Ma se una comunità si fosse salvata, celata sulla mappa?". E ne ho scritto la storia»
Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 27 gennaio 2022
Lo shtetl ebraico di Kreskol, sperduto tra le fitte foreste della Polonia orientale, ha perso da tempo ogni contatto con il mondo esterno. Questo ha consentito ai suoi abitanti di scampare alla Shoah che ha invece cancellato perfino le tracce della presenza degli ebrei da questa parte d’Europa. Sono sopravvissuti allo sterminio, di cui non hanno neppure avuto notizia, così come non sanno nulla della nascita dello Stato di Israele, del fatto che l’uomo ha messo piede sulla Luna o che ci si possa parlare a distanza attraverso i telefonini. Quando però una giovane del posto scompare, per fuggire da...