Europa
May difende l’accordo. Ma in otto se ne vanno e il suo governo vacilla
Brexit La bozza di trattato non piace a nessuno. La premier però tira dritto e si auto-assolve: «Non ci sarà mai un altro referendum»
La premier inglese May a Downing Street a Londra – Afp
Brexit La bozza di trattato non piace a nessuno. La premier però tira dritto e si auto-assolve: «Non ci sarà mai un altro referendum»
Pubblicato circa 6 anni faEdizione del 16 novembre 2018
Leonardo Clausi LONDRA
Se ieri mattina Theresa May si è svegliata più leggera, era perché il suo governo aveva appena perduto due ministri chiave e stava per perderne altri sei. La notte, infatti, porta consiglio. E a volte dimissioni. Otto, appunto: ha aperto le danze di prima mattina Dominic Raab, nientemeno che il Brexit Secretary. Proprio non sapeva Raab, in tutta coscienza, come assecondare l’operazione di umiliazione nazionale sancita dalla bozza di accordo con l’Ue. Del resto, quasi non sapeva nemmeno che a Dover arrivassero tutti quei camion pieni di merci da Calais, come ha confessato candidamente giorni addietro, strappando diffuse risate miste...