Visioni
Maya Deren e quella vertigine oltre il sé
Cinema La graphic novel di Stefano Alghisi e Marco Madoglio (ed. MalEdizioni) narra la vita della regista sperimentale newyorkese. Dalla passione politica alla scoperta del vudù haitiano, l’arte tutt’uno con la vita
Una tavola di «Maya Deren. La vertigine dell’esistenza»
Cinema La graphic novel di Stefano Alghisi e Marco Madoglio (ed. MalEdizioni) narra la vita della regista sperimentale newyorkese. Dalla passione politica alla scoperta del vudù haitiano, l’arte tutt’uno con la vita
Pubblicato più di un anno faEdizione del 24 agosto 2023
L’attrazione per una dimensione ulteriore, oscura, i cui confini si mescolano continuamente con quelli della vita ordinaria, era già presente nel primo e meraviglioso corto di Maya Deren, Meshes of the Afternoon (1943). Il passaggio ulteriore compiuto dalla regista sperimentale – nata in Ucraina nel ’17 in una famiglia ebrea e vissuta a New York – ovvero la scoperta appassionata del vudù haitiano, è al centro della graphic novel Maya Deren. La vertigine dell’esistenza di Stefano Alghisi e Marco Madoglio, pubblicata di recente per MalEdizioni. ATTRAVERSO le tavole, rigorosamente in bianco e nero, ci si addentra nella vita e nella...