Internazionale
Medici, prof e intellettuali si schierano con la rivolta
Iran Scuole e università epicentro della protesta in Iran. 315 incriminati, in quattro rischiano la vita. Per reagire alla repressione, il movimento si struttura: presidi fissi e azioni brevi
Teheran, la rivolta iraniana nelle strade della capitale – Ap
Iran Scuole e università epicentro della protesta in Iran. 315 incriminati, in quattro rischiano la vita. Per reagire alla repressione, il movimento si struttura: presidi fissi e azioni brevi
Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 25 ottobre 2022
Trentotto giorni di rivolta, 198 città coinvolte. E il movimento si struttura: acefalo e fluido, alle grandi marce delle prime settimane – quando era la forza dei numeri a respingere camionette della polizia e agenti antisommossa – ha sostituito azioni brevi, rapide, di piccoli gruppi che evitino così arresti di massa. Una pratica che si unisce a presidi ormai fissi: le università e le scuole. LE IMMAGINI che giungono da campus e istituti di diverse città – da Teheran a Isfahan – raccontano di folle di giovani, braccia alzate e slogan (su tutti «Jin, Jiyan, Azadi», in curdo «donna, vita,...