ExtraTerrestre
«Meglio l’estate in montagna»
Intervista L’antropologo Marco Aime è un amante delle alte quote: «Con il Covid-19 il turismo montano soft sarà preferito al mare. Per evitare le folle, necessario il numero chiuso in alcuni luoghi e il rispetto delle distanze sui sentieri»
Le Odle (Bolzano) – Matteo Bartocci
Intervista L’antropologo Marco Aime è un amante delle alte quote: «Con il Covid-19 il turismo montano soft sarà preferito al mare. Per evitare le folle, necessario il numero chiuso in alcuni luoghi e il rispetto delle distanze sui sentieri»
Pubblicato più di 4 anni faEdizione del 28 maggio 2020
Marco Aime prima di essere un autorevole antropologo culturale e specialista di dinamiche di turismo responsabile è un amante della montagna in tutti i suoi aspetti. Vive a Torino, metropoli alpina circondata da 400 chilometri di montagne, e lavora all’Università di Genova, città di montanari con i piedi nell’acqua. Gli abbiamo chiesto di riflettere con noi sull’attuale dibattito che vede la montagna estiva come una delle possibili mete delle vacanze degli italiani. Tra incertezze, paure e la speranza che le terre alte possano ricordarci il perduto senso del limite. Che impatto ha avuto l’emergenza Covid-19 sulla montagna? Ha avuto un...