Politica

Meloni battezza il mostro giuridico del premierato

Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani durante la conferenza stampa dopo il consiglio dei ministri foto AnsaGiorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani durante la conferenza stampa dopo il consiglio dei ministri – Ansa

Costituzione Meloni mette le mani avanti: «Se non passa io resto». Quasi azzerati i poteri del Capo dello Stato. Le opposizioni: un pericoloso pasticcio. Gelo di Salvini. Buio sulla legge elettorale che garantirà il 55% dei seggi al vincitore

Pubblicato circa un anno faEdizione del 4 novembre 2023
Il mostro giuridico del premierato Frankenstein è stato ufficialmente varato ieri dal consiglio dei ministri. Meloni, dopo il consiglio dei ministri, ha usato toni enfatici definendo quella appena partorita la «madre di tutte le riforme», una «rivoluzione che ci porta nella terza Repubblica, mai più governi tecnici e ribaltoni». Ha precisato che il suo vero obiettivo era l’elezione diretta del presidente della Repubblica, e ha definito questo testo una sorta di mediazione per «salvaguardare il ruolo di garanzia del Quirinale che è molto apprezzato dagli italiani». E anche per cercare «il consenso più ampio anche tra le opposizioni». Ma è...

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