Memling: ritratto come status, luminosamente
Hans Memling, «Ritratto di donna» (frammento), Stati Uniti, collezione dell’ambasciatore J. William Middendorf II
Alias Domenica

Memling: ritratto come status, luminosamente

A Roma, Scuderie del Quirinale Limpida, borghese, la pittura di Hans Memling addomesticò la tradizione fiamminga: oggi diventa oggetto di una mostra piena di spunti
Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 28 dicembre 2014
Prima di trovarsi davanti alle opere di Hans Memling, vengono in mente volti tutti con la stessa espressione: bocca chiusa, occhi sereni, fronte ampia. Una tipologia umana che sembra rispondere a una scelta più ideologica che estetica: c’è un cosmo i cui valori non sono in discussione, dove limpidezza e chiarori bagnano paesaggi e uomini in misura paritaria. Il pittore, che è documentato a Bruges dal 1465, in gioventù dovette confrontarsi con i primi giganti delle Fiandre: ma tanto i traguardi di Jan van Eyck, con la sua poesia del particolare, quanto i modi di Rogier van der Weyden, maestro...

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