Visioni
Memoria del cinema e maremoti della vita
Intervista Autore di due film in trent’anni e docente alla Scuola di Lisbona, il regista portoghese Vitor Gonçalves riceve il premio Anno Uno del festival I Mille Occhi di Trieste.
Intervista Autore di due film in trent’anni e docente alla Scuola di Lisbona, il regista portoghese Vitor Gonçalves riceve il premio Anno Uno del festival I Mille Occhi di Trieste.
Pubblicato circa 9 anni faEdizione del 29 settembre 2015
Regista liminale e fieramente devoto alla sacralità della forma-cinema, il portoghese Vitor Gonçalves, con soli due film girati nell’arco di tre decenni, ha cesellato un cinema turgido di pulsazioni, di sguardi vuoti a una finestra, di inquietudini sulla soglia della percezione e di respiri nei bordi di inquadrature limpide in illuminati scorci. Dopo il folgorante esordio nel 1986 con Uma rapariga no verão, film struggente e misterioso che racconta le tormente estive di una giovane ragazza, il regista si è dedicato alla produzione e all’insegnamento alla scuola di cinema di Lisbona per poi riapparire due anni fa, con enorme sorpresa,...