Visioni

Memoria e identità perdute in Israele

Memoria e identità perdute in Israeleuna scena da Self Made di Shira Geffen, in basso – foto regista di Roberta Gialotti

Intervista Shira Geffen ha presentato in anteprima a Sguardi Altrove «Self Made», la sua opera seconda, nella sezione dedicata alle prospettive femminili in Medio Oriente

Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 26 marzo 2015
Michal Kayam è una famosa artista israeliana, che si prepara alla biennale di Venezia con un’opera scioccante ed ancora segreta; Nadine invece è una ragazza palestinese tutti i giorni costretta ad attraversare il check point per andare a lavorare da Ikea, da cui verrà licenziata perché proprio Michal chiama l’azienda per lamentare la mancanza di una vite dal nuovo letto che ha ordinato. Self Made, opera seconda di Shira Geffen – già regista con il marito Etgar Keret di Jellyfish, vincitore a Cannes della Camera D’Or nel 2007 – inizia con una sequenza in cui Michal cade dal letto, che...

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