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Mentre la recessione resta grave, i tempi per la crescita sono stretti

Mentre la recessione resta grave, i tempi per la crescita sono stretti

Economia e pandemia Il Piano deve avviarsi con risorse da indebitamento produttivo. Non lo si può rinviare nell’attesa delle ulteriori risorse europee. Inoltre la crescita non è solo questione di soldi.

Pubblicato circa 4 anni faEdizione del 3 ottobre 2020
L’Italia ha dissipato in un ristagno ventennale il “dividendo” dell’euro: basso costo del danaro, prezzi stabili, integrazione con l’Europa. Il governo Conte ha arginato la demagogia della destra reazionaria e anti-europea, salvato vite nell’epidemia, allentato il nodo autostrade, ben condotto la trattativa con Bruxelles. Ma, avendo mancato di farlo quando si presentò alle Camere, urge che avvii un Piano per la crescita dell’economia imperniato su pochi punti forti. Tempus breviatum est, ammoniva Paolo nella prima Lettera ai Corinzi. La recessione da virus permane grave. Dopo il blocco d’offerta un rimbalzo è in atto. Ma va sostenuto con spesa pubblica qualificata...

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