Lavoro
Mercatone Uno non va al ministero «Liquidazioni folli»
Mobilifici in crisi La storica catena italiana vuole chiudere 34 dei 79 punti vendita dove lancia sconti del 70 per cento. Centinaia di lavoratori sotto il ministero a Roma. Ma la proprietà non si va vedere. Intanto alla Semeraro l'azienda paga gli stipendi arretrati in mobili
Un presidio sotto un punto vendita Mercatone Uno
Mobilifici in crisi La storica catena italiana vuole chiudere 34 dei 79 punti vendita dove lancia sconti del 70 per cento. Centinaia di lavoratori sotto il ministero a Roma. Ma la proprietà non si va vedere. Intanto alla Semeraro l'azienda paga gli stipendi arretrati in mobili
Pubblicato più di 9 anni faEdizione del 2 aprile 2015
Ieri doveva essere il d-day per i lavoratori della Mercatone Uno. Ma già lunedì la proprietà ha annunciato che non avrebbe partecipato al tavolo convocato al ministero per non specificati «adempimenti societari». E ad oggi non c’è ancora una data futura concordata per decide la sorte di quasi 4 mila dipendenti. Ieri mattina da tutta Italia (specie dall’Emilia, dalla Romagna, dall’Abruzzo e dalla Puglia) in trecento hanno protestato sotto al ministero dello Sviluppo. Ricevendo la promessa di un tavolo istituzionale di garanzia e di ammortizzatori sociali. La situazione di una delle più grandi catene italiane di mobili e arredamento è...