Oscar Saccorotti, Astice, 1947
Alias Domenica
Meridiano per Sbarbaro, contro le sue revisioni
Poesia italiana del Novecento A cura di Giampiero Costa e con un saggio di Enrico Testa, quest’edizione destruttura gli stereotipi sul poeta ligure che si riscrisse manieristicamente
Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 6 febbraio 2022
La prima occorrenza italiana di quella che Charles Baudelaire, immaginandola una via aurea alla modernità, ebbe a definire Perte d’auréole è nel pallido libretto del ventiseienne Camillo Sbarbaro (1888-1967) edito a Firenze nella collana della «Voce» poco avanti la prima guerra mondiale, nel 1914, e con un titolo che parrebbe sottratto ai crepuscolari, Pianissimo. Intessuto di una trentina di testi appena e al ritmo di endecasillabi castigati fino alla atonìa, vi si squaderna nella più asciutta essenzialità l’intero repertorio di una bohème che anche a Genova aveva comportato solitudine e spaesamento, anonimato nella folla, noia per le ore trascorse nello...