Politica

Mes, l’Italia strappa il rinvio ma a Di Maio non basta

Mes, l’Italia strappa il rinvio ma a Di Maio non bastaIl leghista Claudio Borghi, presidente della commissione bilancio della camera – LaPresse

Salvastati Il leader 5S: «Non si firma niente finché non sono chiare anche le altre due riforme». Il leghista Borghi: «Parlare di uscita dall'euro non è tabù»

Pubblicato quasi 5 anni faEdizione del 6 dicembre 2019
Resta in silenzio tutto il giorno. Poi, a sera, Di Maio gela l’ottimismo che si era diffuso nel governo dopo il rinvio strappato dal ministro Gualtieri nella lunga notte dell’Eurogruppo. È «un primo risultato», certo. Però «non si firma niente finché nei dettagli, e non nella road map, non sono chiare anche le altre due riforme, assicurazione sui depositi e unione bancaria». Se confermata, è una posizione che porta dritta alla rottura, non essendo la firma contestuale accettabile per l’Eurogruppo. Se poi il leader dei 5S insistesse per mettere quella posizione nero su bianco nella risoluzione di maggioranza, l’11 dicembre...

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