Alias Domenica
Metadramma per fare i conti con Auden e Britten
"Il vizio dell'Arte" di Alan Bennett Ingegnosa «pièce» a tema omosex dove attori, autori e marchettari vari sono passati al filo ustionante di Alan Bennett
Richard Griffiths e Alex Jennings nel «Vizio dell’Arte» di Alan Bennett messo in scena nel 2009 al National Theatre di Londra
"Il vizio dell'Arte" di Alan Bennett Ingegnosa «pièce» a tema omosex dove attori, autori e marchettari vari sono passati al filo ustionante di Alan Bennett
Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 11 maggio 2014
Alan Bennett è un peso medio della satira, garbato ma sorprendente, sofisticato ma anche rustico, sfumato ma improvvisamente violento. Come ne Il vizio dell’Arte (Adelphi «Piccola Biblioteca», pp. 140, euro 12,00), tradotto da Mariagrazia Gini, con introduzione dell’autore. È stato detto di lui che non è mai come a prima vista appare, che le sue sottigliezze sono marinate sotto sale e aceto, e certi manierismi tipicamente inglesi – il perenne rossore, lo sguardo abbassato… – astutamente lavorati li usa per condire un buon racconto. Un altro critico ha aggiunto un aggettivo sospetto, «cantankerous», ‘attaccabrighe’, addirittura ‘perverso’ come nel Vizio dell’Arte,...