Mettersi in viaggio per poter incontrare Dio
Bassorilievo con pellegrini in viaggio per Roma, Duomo di Fidenza, torre campanaria di destra, XIII secolo
Alias Domenica

Mettersi in viaggio per poter incontrare Dio

Storia della civiltà cristiana Nei primi secoli il pellegrinaggio era esperienza marginale, poi il culto dei santi e dei martiri, mediatori col divino, vincolò a un luogo preciso l’esperienza del sacro

Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 13 febbraio 2022
Un filo rosso percorre la lunga storia del pellegrinaggio cristiano: il desiderio di mettersi in viaggio per raggiungere un luogo sacro, un luogo speciale dove è possibile incontrare Dio o almeno vedere e toccare una sua manifestazione. Ma il filo rosso è soprattutto ideale. Calata nel tempo e nello spazio, questa esigenza ha assunto forme diverse, intrecciandosi a mille altre storie. La storia ad esempio di Hereberehct, Herraed, Wigfus e Leofwini, quattro pellegrini anglosassoni che tra VII e VIII secolo incisero in caratteri runici il loro nome sui muri del santuario di Monte Sant’Angelo, sul Gargano. Oppure la storia del...

ABBONAMENTI

Passa dalla parte del torto.

Sostieni l’informazione libera e senza padroni.
Leggi senza limiti il manifesto su sito e app in anteprima dalla mezzanotte. E tutti i servizi della membership sono inclusi.

Per continuare a leggere, crea un account gratuito
Hai già un account? Accedi