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Reportage A Gedda, nell'ultraconservatore regno saudita, l'arte contemporanea riserva molte sorprese
Nello studio di Sarah Mohanna Al Abdali, Gedda – Foto Manuela De Leonardis
Reportage A Gedda, nell'ultraconservatore regno saudita, l'arte contemporanea riserva molte sorprese
Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 25 marzo 2017
Manuela De LeonardisGEDDA
I colori del cielo venato di rosso e le voci dei muezzin, che si rincorrono nell’invitare i fedeli alla preghiera del tramonto (salat al-maghrib). Dalla terrazza dell’antica Nassif House, nel cuore del Balad (la città vecchia di Gedda patrimonio Unesco) la percezione visiva incontra quella sonora, portando con sé una sensazione di grande pace interiore. Sarà pure il momento, ma è proprio così mentre il vento fresco gonfia l’abaya nera che, per legge, devono indossare tutte le donne (le saudite con il capo coperto), lasciando svolazzare anche il tessuto del tradizionale copricapo maschile (ghutra). La forza della tradizione è inconfutabile...