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Mettici la faccia. Appello per un nuovo patto sulla pena
Diritti Un solo punto: il rispetto pieno, incondizionato, totale dell’articolo 27 della Costituzione, scritto con il sangue e le lacrime di chi ha subito la carcerazione durante il regime fascista.
Draghi e Cartabia in visita a Santa Maria Capua Vetere – LaPresse
Diritti Un solo punto: il rispetto pieno, incondizionato, totale dell’articolo 27 della Costituzione, scritto con il sangue e le lacrime di chi ha subito la carcerazione durante il regime fascista.
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 30 luglio 2021
La questione carceraria è una questione sociale e culturale, prima di essere una questione criminale. Non deve esserci spazio nel dibattito pubblico per tesi che ci riportino a un’idea pre-moderna, violenta e vendicativa della pena. Ripartiamo dunque dalle parole importanti proferite dalla ministra della Giustizia Marta Cartabia, all’indomani della visita nel carcere di Santa Maria Capua Vetere: «Mai più violenza. Quegli atti sfregiano la dignità umana che la Costituzione pone come pietra angolare della nostra convivenza civile». Quelle parole vorremmo diventassero un mantra per tutti quelli che operano, a diverso livello, nelle carceri. Dalle pagine del manifesto lanciamo un appello...