Cultura
Meyerowitz, le immagini che danzano
Intervista Parla il maestro americano della street photography, in mostra a Reggio Emilia presso Palazzo da Mosto, nel circuito di Fotografia Europea. «L’ambiguità è presente nel modo di guardare le diverse cose che appaiono nell’inquadratura»
New York, 1963
Intervista Parla il maestro americano della street photography, in mostra a Reggio Emilia presso Palazzo da Mosto, nel circuito di Fotografia Europea. «L’ambiguità è presente nel modo di guardare le diverse cose che appaiono nell’inquadratura»
Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 22 maggio 2018
Manuela De LeonardisREGGIO EMILIA
Come rimanere indifferenti alla vitalità esplosiva di New York? Camminare per le strade, su e giù per Manhattan, è già di per sé una quinta scenica elettrizzante, seducente, risucchiante. Oggi come allora: era il 1962 quando Joel Meyerowitz (New York 1938, vive e lavora tra l’America e Buonconvento, Siena) prese in mano la macchina fotografica di un amico e lasciò che quell’incontro fortuito cambiasse per sempre la traiettoria della sua vita. Oggi il suo archivio contiene cinquantamila stampe. A rintracciare il percorso di questo maestro della street photography – i cui lavori fanno parte di collezioni come l’International Center of...