Politica
«Mi dimetto», «È rottura». Caos Pd, le opposte minacce alla vigilia del big bang
Democrack Domani la direzione, segretario e minoranze preparano le trincee. Voto subito o congresso anticipato. Bersaniani pronti a frenare su tutto, 'altrimenti andarsene sarà l'unica soluzione'
Matteo Renzi e Paolo Gentiloni con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella – LaPresse
Democrack Domani la direzione, segretario e minoranze preparano le trincee. Voto subito o congresso anticipato. Bersaniani pronti a frenare su tutto, 'altrimenti andarsene sarà l'unica soluzione'
Pubblicato quasi 8 anni faEdizione del 12 febbraio 2017
Daniela PreziosiROMA
Stavolta per il Pd potrebbe davvero essere il big bang. Difficile che la riunione della direzione convocata per domani pomeriggio a Roma (al centro Congressi di via Alibert) sia l’occasione «per tenere unito il partito» come i renziani di stretta osservanza assicuravano solo pochi giorni fa. Oggi l’aria è cambiata. Ed è l’ennesima volta che succede nell’ultima settimana, riflesso dei continui cambi di umore e strategia di Matteo Renzi. Alla vigilia dell’appuntamento – dove, è bene ricordarlo, il segretario mantiene ancora una solida maggioranza in termini di voti a differenza dei gruppi parlamentari dove ormai domina l’incerto – le anime...