Visioni
Mia Hansen-Løve, «filmo solo per amore»
Cinema La scrittura, la scelta di girare in 35 millimetri, i luoghi, i Daft Punk, una conversazione con la regista
Mia Hansen-Løve
Cinema La scrittura, la scelta di girare in 35 millimetri, i luoghi, i Daft Punk, una conversazione con la regista
Pubblicato più di 3 anni faEdizione del 4 maggio 2021
Fare cinema a soggetto può sembrare un paradosso per chi, come Mia Hansen-Løve, nutre un’«ossessione per la verità» ma è proprio nelle vie percorse per trovare il vero attraverso la messa in scena che è nato un linguaggio personale. Sempre alla ricerca della luce e della distanza giuste con cui filmare oggetti, luoghi e corpi, il suo è un cinema che affonda le radici nell’esperienza personale, famigliare, ma anche nella sua personale esperienza del cinema stesso: da un lato, la nouvelle vague di Truffaut e Rohmer, dall’altro Melville, Visconti e Bergman cui rende omaggio nel suo prossimo Bergman Island, «un...