Alias Domenica
Michel e Patricia, il film
Ivelise Perniola, "Godard: Fino all’ultimo respiro", Carocci editore Il film d'esordio di Godard, cinema «en situation» secondo il motto sartriano: gli esseri umani sono condannati a essere liberi. Un saggio su contesto storico-culturale, poetica del giovane Jean-Luc, elementi specifici dell’opera, ricezione
"A bout de souffle", 1960, il set: Jean-Luc Godard, l’operatore Raoul Coutard e gli attori Jean Seberg e Jean-Paul Belmondo
Ivelise Perniola, "Godard: Fino all’ultimo respiro", Carocci editore Il film d'esordio di Godard, cinema «en situation» secondo il motto sartriano: gli esseri umani sono condannati a essere liberi. Un saggio su contesto storico-culturale, poetica del giovane Jean-Luc, elementi specifici dell’opera, ricezione
Pubblicato circa 2 anni faEdizione del 2 ottobre 2022
Come ogni rivoluzione, fu lo stato di necessità a scatenarla: un soggetto abbozzato dall’amico Truffaut (cioè un ritaglio di giornale con la storia di un bandito in fuga e la sua bella), pochissimo denaro, una troupe di esordienti tra cui il fotografo Raoul Coutard promosso sul campo cineoperatore, infine due attori che non avrebbero potuto essere più dispari, un ex pugile che biascica in argot, Jean-Paul Belmondo, e la silfide americana dai capelli biondi a caschetto, Jean Seberg, che pare uscita da un romanzo di Françoise Sagan e infatti ha appena interpretato la versione cinematografica di Bonjour tristesse per la...