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Michel Gondry, un giocoliere digitale dal cuore analogico

Michel Gondry, un giocoliere digitale dal cuore analogicofotogramma tratto dal videoclip "Let forever be" dei VChemical Brothers

I maestri della sperimentazione 1. Erede di Escher e di Méliès, il cineasta-giocattolaio, ha saputo innovare il mondo delle immagini in movimento, guardando al passato e al futuro, il cinema come superamento di qualsiasi narrazione

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 2 agosto 2014
Una decina di lungometraggi, altrettanti cortometraggi, oltre 80 video musicali e circa 30 spot pubblicitari, queste sono le cifre dell’attività ultraventicinquennale di uno dei più interessanti e celebrati creatori di immagini in movimento del mondo: Michel Gondry. Schivo, timido ma geniale, il classico bravo ragazzo di ormai 50 anni che vive tra Parigi e New York senza concedersi mai una pausa, Gondry ha firmato forse un solo capolavoro per il grande schermo, quell’Eternal Sunshine of Spotless Mind (2004), uscito in Italia con il titolo Se mi lasci ti cancello che, tuttavia, resta un film epocale, una sofisticata riflessione sul rapporto...

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