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Michele Rago e le figure di Lalla Romano

Divano «Questo libro è nato dalla volontà del libro stesso. Io l’ho trovato scritto: da me, ovviamente, ma senza che l’avessi voluto» dice Lalla Romano rivolgendosi a chi si appresta a […]

«Questo libro è nato dalla volontà del libro stesso. Io l’ho trovato scritto: da me, ovviamente, ma senza che l’avessi voluto» dice Lalla Romano rivolgendosi a chi si appresta a leggere Le lune di Hvar. E aggiunge: «non era nemmeno propriamente ‘scritto’; erano annotate soltanto frasi, parole». Frasi, parole fissate in una loro compiutezza senza svolgimento narrativo ulteriore che creano, però, nell’accostarsi in successione, una scansione, un ritmo che fa pensare ai grani d’una collana, ai fiori di una ghirlanda. «Una sorta di ‘memoria immediata’ guidò, quasi forzò la mia mano», confessa Romano: «su quegli appunti avvenne una coincidenza: di...

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