Cultura
Michi Staderini e l’eredità politica di una memoria vivente
ANNIVERSARI Un ricordo della femminista a trent'anni dalla morte. In gioco c’era per lei una questione di democrazia
ANNIVERSARI Un ricordo della femminista a trent'anni dalla morte. In gioco c’era per lei una questione di democrazia
Pubblicato circa un mese faEdizione del 12 ottobre 2024
Figura storica del femminismo italiano, Michi Staderini è morta trent’anni fa, e mai come oggi si può misurare l’attualità e il valore delle sue battaglie. Nella sua grande capacità di fare e organizzare, ha di fatto scritto un testo sul senso che lei (noi) dava(mo) alla battaglia femminista. È stata animatrice delle prime Case delle Donne di Roma con il collettivo Donne e Cultura, ideò e fondò la rivista «Differenze», immaginò e istituì, con altre compagne, l’Università delle donne Virginia Woolf, si è battuta per la libertà della prostituzione, progettò e realizzò un corso sulla pornografia, fece parte del gruppo...