Alias Domenica

Giorgio Falco, microfisica dell’impotenza

Narratori italiani Emblematica storia della famiglia Hinner, un romanzo a cavallo del Novecento, dove domina l’ostinazione dello sguardo e la lingua battente è al passo con il disordine

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 13 aprile 2014
Nella scrittura di Giorgio Falco c’è qualcosa di fisiologicamente perturbante. Un senso di compressione esercitato dalla scrittura stessa sul nostro sguardo, un incedere della frase che non ha nulla di neutro ma esiste come un vero e proprio contrapporsi allo sguardo medesimo. Quello che Falco, una riga dopo l’altra, riesce a far accadere è una particolare (rarissima) esperienza: in ogni sua pagina il tempo è pressione, percussione, tamburo battente. Fin da Pausa caffè, il suo esordio del 2004 con Sironi (una raccolta di racconti dilagante e autoptica, splendida intuizione editoriale di Giulio Mozzi ai tempi di una collana indispensabile come...

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