Alias Domenica
Middeldorf: quel plinto… spostare l’occhio verso l’Adriatico
Storici dell'arte / Folgorazioni: Ulrich Middeldorf L’eccezionale sensibilità ai dati visivi dello studioso tedesco nella celebre attribuzione alla bottega dei fratelli Lombardo della bellissima base su cui poggia l’Idolino di Pesaro. Il saggio uscì nel 1938: lo studioso, già di stanza a Firenze, era in esilio negli Stati Uniti per il suo antifascismo
Idolino di Pesaro, Firenze, Museo Archeologico: statua, di epoca romana; base, realizzata nella bottega dei fratelli Lombardo verso la metà del Cinquecento
Storici dell'arte / Folgorazioni: Ulrich Middeldorf L’eccezionale sensibilità ai dati visivi dello studioso tedesco nella celebre attribuzione alla bottega dei fratelli Lombardo della bellissima base su cui poggia l’Idolino di Pesaro. Il saggio uscì nel 1938: lo studioso, già di stanza a Firenze, era in esilio negli Stati Uniti per il suo antifascismo
Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 7 febbraio 2021
Ulrich Middeldorf negli anni dell’Università di Chicago (1935-’53) «Che c’è nel nome? Quella che chiamiamo rosa, anche con un altro nome avrebbe il suo profumo». Con questa celebre citazione da Shakespeare, Ulrich Middeldorf (1901-’83) apriva un suo articolo del 1977 in cui venivano presentati alcuni approfondimenti biografici di artisti rinascimentali per il glossario Thieme-Becker. Un esordio simile non stupisce di certo in un contributo dello studioso tedesco, che varie riproduzioni fotografiche ritraggono come un avidissimo lettore. Ad ogni modo, le parole pronunciate da Giulietta a Romeo durante l’incontro avvenuto in segreto nel cortile di casa Capuleti, fornivano a Middeldorf...