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Migranti, il “contratto” è disumano e fallimentare

A leggere il capitolo dedicato all’immigrazione nel «contratto per il governo del cambiamento», si ha l’impressione che al «clandestino», da anni bersaglio della propaganda leghista sull’invasione, si sia aggiunto un […]

Pubblicato più di 6 anni faEdizione del 19 maggio 2018
A leggere il capitolo dedicato all’immigrazione nel «contratto per il governo del cambiamento», si ha l’impressione che al «clandestino», da anni bersaglio della propaganda leghista sull’invasione, si sia aggiunto un secondo target, il richiedente asilo. Tutto l’impianto di proposte sembra reggere sull’assunto che il nostro paese, in attesa di superare il regolamento di Dublino, possa permettersi di accogliere chi fa richiesta di protezione solo compatibilmente con gli interessi di sicurezza e ordine pubblico da un lato, e di sostenibilità economica dall’altro. Non una parola sull’integrazione, sull’inclusione lavorativa, sulle buone prassi del sistema Sprar da replicare. La parola accoglienza è associata...

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