Italia

Migranti, sono partiti i «test di italianità»

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Neocolonialismo Creato dal «pacchetto sicurezza» di Berlusconi il «permesso a punti»obbliga i cittadini stranieri ad apprendere la lingua e l'educazione civica pena l'espulsione dall'Italia

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 4 aprile 2014
Il 10 marzo sono iniziati i «test di italianità» per i primi stranieri non comunitari che hanno sottoscritto l’Accordo di integrazione, il cosiddetto «permesso a punti». Introdotto nel Testo Unico Immigrazione (all’art. 4 bis) nel 2009, dal «pacchetto sicurezza» dell’ultimo governo Berlusconi, questo istituto obbliga i cittadini stranieri che fanno richiesta di un permesso di soggiorno non inferiore a 12 mesi ad impegnarsi, nei due anni successivi al loro ingresso in Italia (più uno, per i “ripetenti”), ad apprendere la lingua italiana, ad acquisire nozioni sul funzionamento delle istituzioni e sull’organizzazione della vita civile e a mandare i figli alla...

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