Cultura

Miguel Abeansour e il fascino indiscreto dell’utopia

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Saggi «L’homme est un animal utopique» di Miguel Abeansour. Tra rivolta e legittimazione dello status quo. In questo scritto del filosofo francese l’utopia viene analizzata alla luce dei sentimenti ambivalenti che continua ad alimentare

Pubblicato circa 10 anni faEdizione del 26 agosto 2014
All’inizio di questo libro – Utopiques II, L’homme est un animal utopique, Sens&Tonka – , che fa parte di una trilogia dedicata all’utopia, il filosofo francese Miguel Abensour ricorda come questo termine fosse caduto in discredito al termine del secolo passato: schiacciato da fine della storia, decostruzione e postmoderno, il pensiero utopico era considerato un rottamabile residuo. Tra l’altro, veniva accusato del misfatto di complicità con i funesti totalitarismi del Novecento. Non erano forse utopie di trasformazione globale l’Uomo Nuovo della rivoluzione sovietica, ma anche il Regno millenario del nazismo? Abensour propone una diversa concezione dell’utopia, basandosi soprattutto sul pensiero...

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