Alias
Miguel Ferrari, esordio a Caracas
Intervista Il primo regista venezuelano a vincere il prestigioso premio Goya con il film "Azul y no tan rosa", un po' dramma un po' commedia giocata sul filo dell'ironia realizzato in un continente dove si è ancora ben lontani dall'accettare la libera scelta sessuale
Azul y no tan rosa
Intervista Il primo regista venezuelano a vincere il prestigioso premio Goya con il film "Azul y no tan rosa", un po' dramma un po' commedia giocata sul filo dell'ironia realizzato in un continente dove si è ancora ben lontani dall'accettare la libera scelta sessuale
Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 3 gennaio 2015
Il pubblico, in piedi, applaude, reduce da una sinfonia emotiva che avvolge ancora la sala. Miguel Ferrari s’inchina, radioso. La sua opera prima, Azul y No Tan Rosa, in Spagna ha vinto la XXVIIIma edizione del Premio Goya il più importante riconoscimento cinematografico attribuito dall’Academia de las Artes y las Ciencias Cinematográficas al miglior film straniero in lingua spagnola. Già tradotto in molte lingue, il film sta ricevendo in tutto il mondo un’entusiastica accoglienza. L’ultima, di recente, in Giappone. Accanto al regista italo-venezuelano e alle rappresentanze diplomatiche della Repubblica bolivariana, c’è l’instancabile Gianfranco Zicarelli che, insieme a Jose Cantos, cura...