Alias Domenica
Mike Parr, performance dell’australiano a brandelli
A Napoli, Casa Morra Vibrano le terminazioni nervose e i vasi sanguigni... Con l’essenza selvatica delle sue origini rurali, il braccio sinistro malformato, dagli anni settanta torce i codici del corpo e del linguaggio, «fratello» di Vito Acconci e Chris Burden
Mike Parr, «Beautiful Weather», 2011, stampa John Loane © Mike Parr
A Napoli, Casa Morra Vibrano le terminazioni nervose e i vasi sanguigni... Con l’essenza selvatica delle sue origini rurali, il braccio sinistro malformato, dagli anni settanta torce i codici del corpo e del linguaggio, «fratello» di Vito Acconci e Chris Burden
Pubblicato circa un anno faEdizione del 19 novembre 2023
Mario Francesco SimeoneNAPOLI
Mike Parr non getterà la spugna. La stringe nella mano destra, rivoli di un vino leggero si raccolgono in un secchio di latta. Con gli occhi chiusi, le palpebre serrate, si muove dall’uno all’altro lato della grande tela affissa sulla parete, misurando, nello spazio bianco della mente, il ritmo con il quale distendere il colore. Velature di rosso tenue si sovrappongono insieme ai gesti, la materia si intride di interazioni chimiche e diventa una nebbia che pone in evidenza forme astratte in assenza di immagine. Assiepati nell’androne di Casa Morra, a Napoli, sulla scalinata a doppia rampa che si solleva...