Visioni

Miklós Jancsó, piano sequenza sulla Storia

Miklós Jancsó, piano sequenza sulla StoriaVizi privati, pubbliche virtù

Cinema Addio al regista protagonista della nouvelle vague ungherese. Tra i suoi film , I disperati di Sandór, Scirocco d'inverno, Roma rivuole Cesare, La pacifista, con Monica Vitti, un omaggio aperto al Antonioni che considerava il suo maestro

Pubblicato quasi 11 anni faEdizione del 2 febbraio 2014
Miklós Jancsó: a lui Wajda attribuiva «lo sguardo di un dio», la capacità di trasformare gli spettatori in divinità implacabili e spietate che alla giusta distanza assistono alle vicende della storia, alle esecuzioni. Due terzi di cielo, una terra piatta, e un uomo che si allontana all’orizzonte fino a diventare minuscolo ma non abbastanza per non essere colpito da un colpo di fucile che vediamo prendere lentamente la mira. Questa era la scena che per Wajda sintetizzava l’inizio di un percorso che avrebbe portato il regista ungherese a parlare a nome di tutto un popolo, il destino che li accomuna....

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