Milan Kundera, un illuminista venuto da Praga
RITRATTI Addio allo scrittore che approdò in Francia nel 1975 portandosi dietro i temi di sempre in una nuova lingua. Il suo peggior timore era che i lettori di romanzi d’arte divenissero rari come i cultori della latinità. n romanzi come «Il valzer degli addii» o «L’immortalità» l’autore cecoslovacco sembra divertirsi ad allontanare il lettore dal centro del racconto. La sua narrativa è un’arte della conoscenza, in cui il racconto porta alla luce l’inconscio delle parole, l’essere sottinteso che scorre in esse invisibile
RITRATTI Addio allo scrittore che approdò in Francia nel 1975 portandosi dietro i temi di sempre in una nuova lingua. Il suo peggior timore era che i lettori di romanzi d’arte divenissero rari come i cultori della latinità. n romanzi come «Il valzer degli addii» o «L’immortalità» l’autore cecoslovacco sembra divertirsi ad allontanare il lettore dal centro del racconto. La sua narrativa è un’arte della conoscenza, in cui il racconto porta alla luce l’inconscio delle parole, l’essere sottinteso che scorre in esse invisibile