Cultura
Milano anni Ottanta, tra sogni sfrenati e religione del lavoro
Scaffale «Desideri deviati» di Edoardo Albinati, per Rizzoli, secondo capitolo della trilogia su amore e ragione. Al centro del romanzo, ancora una volta, una città i cui abitanti vengono spinti ad agire da una molteplicità di forze: dalla passione erotica alla volontà di affermarsi, da un ideale di alta, nobile giustizia a un profondo trasporto per la letteratura
Muro dedicato ai cantanti nel quartiere dell’Ortica. Street art firmata da Orticanoodles
Scaffale «Desideri deviati» di Edoardo Albinati, per Rizzoli, secondo capitolo della trilogia su amore e ragione. Al centro del romanzo, ancora una volta, una città i cui abitanti vengono spinti ad agire da una molteplicità di forze: dalla passione erotica alla volontà di affermarsi, da un ideale di alta, nobile giustizia a un profondo trasporto per la letteratura
Pubblicato quasi 4 anni faEdizione del 7 gennaio 2021
Seconda parte di una trilogia nella quale Edoardo Albinati continua a esplorare e raccontare il contrasto tra impulso passionale e razionalità, Desideri deviati (Rizzoli, pp. 413, euro 20) si svolge nella città del Nord che, con le sue architetture, i suoi stabilimenti industriali dismessi e le sue sfilate, si rivela ben presto la protagonista della narrazione. È LA COSIDDETTA capitale economica e morale, inflessibile seguace della religione del lavoro, ossessionata dalla concretezza ma, nel contempo, al servizio di un sogno scintillante e sfrenato, punto di incontro tra laboriosi ragionieri e stupende creature provenienti dai quattro angoli del mondo, che diventò...