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Milano ha bisogno di sinistra e radicalità
Primarie «Mi sono candidato a luglio». Oggi qualcuno si permette di prendermi in giro quando lo ricordo. Qualcuno che a luglio probabilmente stava sotto l’ombrellone, mentre alcune migliaia di cittadini milanesi […]
Primarie «Mi sono candidato a luglio». Oggi qualcuno si permette di prendermi in giro quando lo ricordo. Qualcuno che a luglio probabilmente stava sotto l’ombrellone, mentre alcune migliaia di cittadini milanesi […]
Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 5 febbraio 2016
«Mi sono candidato a luglio». Oggi qualcuno si permette di prendermi in giro quando lo ricordo. Qualcuno che a luglio probabilmente stava sotto l’ombrellone, mentre alcune migliaia di cittadini milanesi si preoccupavano, assieme a me, del fatto che il prossimo candidato sindaco di Milano emergesse dalle Primarie. Che il futuro sindaco non fosse selezionato in una stanza del Nazareno senza chiedere il parere dei Milanesi. Però candidarmi a luglio significava qualcosa di più: darmi una corsa lunga, lunghissima, perfino estenuante, per incontrare i cittadini ancora una volta dopo 5 anni di, scusate la franchezza, marciapiedi e vie e condomini e...