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Milano, passaggio a Nordovest nella città laboratorio
Elezioni a Milano, nel salto d'epoca I cinque cerchi della città: il quartier generale delle multinazionali, i ceti medi delle vecchie e nuove professioni, le periferie policentriche e a rischio ghetto, le università. E chi vincerà le primarie dovrà vedersela con la destra che fa perno sul populismo che alimenta il razzismo
Milano – Marcello D'Andrea
Elezioni a Milano, nel salto d'epoca I cinque cerchi della città: il quartier generale delle multinazionali, i ceti medi delle vecchie e nuove professioni, le periferie policentriche e a rischio ghetto, le università. E chi vincerà le primarie dovrà vedersela con la destra che fa perno sul populismo che alimenta il razzismo
Pubblicato quasi 9 anni faEdizione del 13 gennaio 2016
Le primarie a Milano sono un passaggio a Nord Ovest mai secondario nel nostro Paese. Senza andar lontano, basterà ricordare che leghismo e berlusconismo arrivavano da lì e anche, in controtendenza, quella brezza arancione della vittoria di Pisapia che spazzò via la nebbia padana, contaminando Genova, Torino, Bergamo, Brescia, Venezia e Trieste, con sindaci di centro-sinistra. Le successive elezioni regionali, dalla Lombardia al Veneto, con il segnale forte delle astensioni in Emilia Romagna, e la recente caduta di Venezia sono lì a ricordarci che, per dirla in antico, il rapporto tra città e contado è tutt’altro che risolto. Se vogliamo...