Cultura
Milite Ignoto, la retorica del martirio «impersonale»
4 novembre L’enfasi delle ricorrenze celebra in modo acritico un passato immaginario. La narrazione della Grande guerra in tali termini è funzionale all’occultamento del senso della storia
4 novembre L’enfasi delle ricorrenze celebra in modo acritico un passato immaginario. La narrazione della Grande guerra in tali termini è funzionale all’occultamento del senso della storia
Pubblicato circa 3 anni faEdizione del 4 novembre 2021
In una società stanca, dove ogni forma di intermediazione che non sia quella affidata alla logica della contrapposizione diretta tra poteri rischia di essere altrimenti bandita, ritornano in forma monumentale e celebrativa le immagini di un passato non rielaborato. Se c’è chi rincorre lo sdoganamento del fascismo – una tentazione che si ripete ossessivamente, dal momento stesso della sua rovinosa caduta – molti altri si impegnano nell’esaltazione dei cascami di una sovranità nazionale che dovrebbe costituire letteralmente la linea del Piave sulla quale assestarsi per dare un qualche significato ad un presente vuoto di sollecitazioni e speranze. La retorica delle...